Qual è la differenza tra firma elettronica e firma digitale? Ecco cosa è importante sapere

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Molti si chiedono qual è la differenza tra la firma elettronica e la firma digitale. Spesso si fa riferimento a queste due modalità di riconoscimento come dei sinonimi ma si rischia di commettere un errore in quanto ci sono delle differenze sostanziali che bisogna conoscere. Ecco perché è necessario fare la dovuta chiarezza, analizzando le diverse tipologie di firme che sono previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale.

Qual è la differenza tra firma elettronica e firma digitale?

Bisogna sottolineare attentamente quelle che sono le definizioni di tali sistemi di identificazione molto utilizzati nel corso degli ultimi tempi. Il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) dà una definizione di firma elettronica, come un insieme di dati in forma elettronica, allegati ad altri dati elettronici usati come sistema di autenticazione informatica. Il che la rende un po’ più debole tra i metodi di autenticazione digitale, poiché non sono previsti degli appositi meccanismi che diano modo di identificare il firmatario. Per capire cosa si intenda in tal senso, si pensi al login, ovvero l’inserimento di username e password, che su molti siti viene effettuato quotidianamente da tantissime persone.

Invece, la firma digitale è un tipo di firma elettronica che si basa su una coppia di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata. Entrambe sono correlate tra loro e permettono al titolare e al ricevente di avere una garanzia sulla provenienza della stessa. Questo è un aspetto importante, soprattutto quando si parla di documenti o scambio di informazioni delicate in ambito aziendale.

Esistono aspetti giuridici riguardo questo argomento?

Per quel che riguarda la normativa, esiste l’articolo 15 della Legge n.59/97 che stabilisce specificamente l’importanza e l’utilità della firma in formato elettronico. In particolare, non deve sorprendere sapere che la validità è pari a quella della firma autografa.

Vengono attualmente contemplate tre tipologie di firme elettroniche, quella semplice, quella avanzata e la firma digitale. La firma elettronica è quella più semplice e dotata di un grado minore di sicurezza, prevede l’uso di un PIN o di una password. Invece, quella avanzata, si ottiene mediante la crittografia che garantisce una connessione univoca al firmatario e dunque un’identificazione più sicura. C’è poi quella digitale, frutto di una procedura informatica particolare, che permette di avere una firma veritiera dal valore legale assolutamente pari a quello della firma autografa. Appare dunque evidente il motivo per cui oggi questi sono strumenti di grande uso e molto vantaggiosi.

Le principali differenze tra i due sistemi di autenticazione

Andando ad analizzare quelle che sono le sostanziali differenza tra questi due tipi di firma digitale, si può parlare di alcuni elementi importanti. Questi due strumenti informatici si differenziano per alcuni aspetti legali: infatti esse hanno un valore probatorio diverso e questo costituisce un aspetto da non sottovalutare. Ecco perché è necessario effettuare una chiara distinzione tra tali tipologie di autenticazione digitale.

La firma elettronica semplice ha un valore debole, come si può evincere bene anche se si vedono quelle che sono le sue caratteristiche principali. Sono alla portata di tutti e gli standard di sicurezza ad essa correlati non sono certo elevatissimi. Sono stati creati anche dei software che permettono di tenere una traccia precisa del processo di firma, anche se è sempre fondamentale sapere che la sicurezza per questa resta un tallone d’Achille.

Qualora sia necessaria la firma autografa, l’unica valida alternativa, riconosciuta anche in ambito legale, è la firma digitale. Questa va bene anche se si pensa a questioni burocratiche delicate. E presenta il vantaggio sostanziale, oltre che in termini di efficienza legale, anche da un punto di vista della sicurezza. La firma digitale è perciò diventata lo strumento prediletto in alcuni casi, come la partecipazione a bandi pubblici. Si può dunque dire che accedere alla Pubblica Amministrazione richiede necessariamente l’utilizzo della firma digitale.

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