Trasferimento in Svizzera in programma? Ecco alcuni consigli per non commettere errori

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Lo sentiamo dire da molto tempo: l’Italia non è più un Paese per giovani, è povero di opportunità, la crisi economica avanza inesorabile e la formazione ha un livello troppo basso rispetto ad altre mete europee. Purtroppo questi luoghi comuni per alcune zone del nostro Paese potrebbero essere veritieri e magari hai scelto di trasferirti in Svizzera alla ricerca di nuove opportunità lavorative.

D’altronde la Svizzera, come segnalato anche in questo nostro articolo molto interessante, è un Paese ricco di opportunità e fa anche parte di una serie di nazioni molto gettonate dove le persone avrebbero intenzione di spostarsi da qui a qualche anno se la situazione non dovesse cambiare in Italia.

Se anche tu hai questo desideri, in questo articolo troverai alcuni consigli molto utili per gestire il tuo trasferimento in Svizzera in modo da rimanere abbastanza vicino all’Italia e poter sperimentare la vita in questo Paese a detta di molti più sviluppato e ricco del nostro.

Quali documenti occorrono per trasferirsi in Svizzera?

Per trasferirsi in Svizzera è necessario richiedere un semplice permesso di soggiorno presso l’ufficio dell’immigrazione della città in cui si intende risiedere. Se hai dei dubbi su come trovarlo, in questa pagina potrai avere un elenco completo.

All’ufficio immigrazione dovrai presentare un documento di identità in corso di validità, una fototessera e una copia del tuo contratto di lavoro e di locazione entro 14 giorni dal tuo arrivo.

Questa cosa potrebbe subito accendere un campanello d’allarme: non è di certo facile trovare casa e lavoro in 14 giorni e per questo motivo potrebbero essere necessari più viaggi nel Paese per colloqui e visite agli appartamenti in affitto. Per questo motivo è più semplice trasferirsi per chi abita a Milano e in Lombardia.

Quali sono i diversi tipi di permesso di soggiorno?

Esistono diverse tipologie di permessi di soggiorno che potrai ottenere. Quello di tipo L ha validità di un anno, quello di tipo B è valido per 5 anni e può essere rinnovato più volte fino all’ottenimento di quello di tipo C, che diventa a tempo indeterminato.

È possibile anche avere un permesso di soggiorno di tipo G, che consente di lavorare come frontaliero, con l’obbligo di tornare in Italia almeno una volta ogni 7 giorni e risiedere in Svizzera durante la settimana.

Come organizzare il trasferimento

Come anticipato in precedenza, è necessario avere un lavoro e un contratto di locazione per ottenere il permesso di soggiorno entro pochissimi giorni dall’arrivo.

Per questa ragione è fondamentale partecipare a dei colloqui mentre sei ancora in Italia e fare così in modo di spostarti solamente dopo la firma del contratto.

Una volta arrivato, in 14 giorni non sarà molto complicato trovare un appartamento, specialmente nelle zone di Lugano, Zurigo o Ginevra, che sono ricche di opportunità abitative per chi si trasferisce per lavoro.

Queste città sono inoltre molto famose per il tasso di criminalità che è tra i più bassi in Europa, come riferito anche in questo articolo che affronta il tema della libera circolazione e della mancanza di incremento dei valori legati al crimine. Oltre che per il benessere economico e le opportunità lavorative, la Svizzera viene spesso scelta come meta anche per questo motivo.

Se desideri trasferirti a Lugano e non vuoi affrontare i costi dell’acquisto di un nuovo arredo, potresti sempre traslocare i mobili dall’Italia, magari spendendo anche poco se vivi a Milano. Per questo motivo ti consigliamo anche di visitare il sito https://traslochilalombarda.it/traslochi-in-svizzera/ per avere maggiori informazioni sui cosi e richiedere anche un preventivo per lo spostamento del tuo arredamento e dei tuoi oggetti preziosi.

A questo punto potrai richiedere il permesso di soggiorno e iniziare così la tua nuova avventura fuori dall’Italia.

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