Gli utilizzi del magnesio in campo medicale

magnesio

La salute del sistema nervoso è influenzata, tra l’altro, dalla quantità di magnesio che si assume. Si tratta di un minerale che interviene anche nella produzione di energia e che svolge una funzione essenziale per il metabolismo dei glucidi, delle proteine e dei lipidi. Esso interviene in numerose funzioni fisiologiche del corpo umano, ed è indispensabile per garantire l’assimilazione del potassio, del calcio e del fosforo. Inoltre, allevia l’eccitabilità dei muscoli e dei nervi, oltre a garantire un’azione calmante e distensiva.

Le proprietà del magnesio

Il magnesio aiuta ad alleviare le tensioni, soprattutto in presenza di mal di testa, ed è utile quando si ha a che fare con dolori allo stomaco e tachicardia, ma anche intestino irritabile e nervosismo. Ancora, diminuisce la secrezione di adrenalina ed è importante per sciogliere i crampi, oltre a ricoprire una funzione decisiva per la coagulazione del sangue. Ma le proprietà del magnesio non si esauriscono certo qui, in quanto esso serve a regolare il ritmo cardiaco, permette di tenere un pH equilibrato e svolge un’azione vasodilatatrice. 

Che cosa succede in caso di carenza di magnesio

Il magnesio favorisce la formazione delle ossa e la loro crescita, mentre una sua carenza si può manifestare in seguito a traumi di natura fisica o psicologica, ma anche in presenza di stress. Ne possono derivare insonnia e difficoltà di concentrazione, ma anche altri disturbi neuromuscolari. Il fabbisogno quotidiano di magnesio è pari a 5 o 6 mg per chilo di peso corporeo in un soggetto adulto; in un bambino si sale a 15 mg, mentre per le donne in gravidanza è di 10 mg. Il fabbisogno cresce se i livelli di colesterolo nel sangue sono elevati, ed è condizionato dall’apporto di vitamina D, di fosforo, di proteine e di calcio che il regime alimentare che si segue è in grado di garantire.

Il magnesio in campo medico

L’oligoterapia suggerisce che l’assunzione di magnesio in forma di elemento colloidale consenta all’organismo di ripristinare il suo equilibrio. Il magnesio sembra essere in grado di ridurre l’aggressività e l’eccitabilità, e la sua somministrazione è consigliata in caso di depressione. È stato notato che coloro che si alimentano con cibi che hanno un alto contenuto di magnesio sono meno esposti al rischio di ictus. Inoltre, ricerche recenti hanno messo in evidenza che un regime alimentare capace di offrire un apporto consistente di magnesio contribuisce ad abbassare la pressione del sangue, in modo particolare per le persone anziane. 

Il solfato di magnesio

Il solfato di magnesio è un rimedio che si adopera per depurare il fegato e l’intestino: le fiale in magnesio solfato prodotte da Salf, azienda farmaceutica leader nel settore, possono essere usate a questo scopo, ma è necessario tenere conto del protocollo previsto per l’assunzione in modo che l’azione depurativa garantisca i risultati auspicati e soprattutto non abbia effetti collaterali. In realtà il solfato di magnesio non è altro che il sale inglese (conosciuto anche come sali di Epsom): esso dovrebbe essere assunto in poche ore, dopo aver mangiato poco e comunque in modo leggero. Per questo conviene usare il solfato di magnesio in un periodo che permetta di rilassarsi e di restare a riposo, come per esempio il fine settimana.

Purificare il fegato con il magnesio solfato

Il solfato di magnesio realizzato in un laboratorio farmacologico garantisce una pulizia epatica che si dimostra efficace soprattutto se preceduta dal consumo di un litro di succo di mela al giorno nei sette giorni antecedenti: in questo modo si può assumere acido malico, che è in grado di rendere i calcoli biliari più morbidi. Nei giorni dedicati alla purificazione, poi, oltre al succo di mela è necessario fare colazione con i cereali (ma senza zuccheri) e pranzare con riso e verdure bollite. Dopodiché tra il tardo pomeriggio e la sera bisogna bere una soluzione formata da 6 bicchieri di acqua e 8 cucchiai di solfato di magnesio. 

Dove trovare il magnesio negli alimenti

Sono molti gli alimenti che si caratterizzano per un elevato contenuto di magnesio, in modo particolare se di origine vegetale: basti citare a questo proposito le verdure a foglia verde come gli spinaci, i carciofi e le bietole, ma anche gli anacardi, le mandorle, le noci e la frutta secca in generale (sono ricchi di magnesio, infatti, anche i pistacchi, le arachidi e le nocciole). I fagioli e le lenticchie sono tra i legumi con più magnesio, che è presente anche nel pane integrale, nella crusca e nel riso integrale. In questa rassegna meritano di essere citati, poi, i semi di sedano, i semi di zucca, il basilico, l’aneto, le foglie di coriandolo, i funghi, il cacao, il cioccolato amaro, le pere, le mele, le arance e le prugne, ma soprattutto le banane. Sono fonti di importanza modesta, invece, il latte, il pesce e la carne. 

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