Cos’è, a cosa serve e come funziona un attuatore lineare

Nel settore dell’automazione, e più in generale nel campo dell’automotive, vengono utilizzati di frequente gli attuatori lineari, che servono a dare vita a un movimento lungo una linea dritta in opposizione a quel che fa un motore elettrico tradizionale, il cui moto è rotativo. Si ricorrere a questo tipo di attuatori in ambito automobilistico, per esempio per la movimentazione dei fari e per la gestione del carburante, ma anche per la realizzazione di valvole, di stampanti, di disk driver e di periferiche di computer, oltre che per quei dispositivi che implicano un movimento lineare. Esso, per altro, può essere ottenuto anche in altri modi: per esempio attraverso un cilindro idraulico o un cilindro pneumatico.

Un attuatore lineare meccanico ha lo scopo di trasformare in moto lineare un moto rotativo. La conversione può essere eseguita attraverso una camma, che si caratterizza per una forma eccentrica e che viene fatta ruotare per arrivare a un movimento lineare, pur contraddistinto da una corsa modesta. In alternativa, si può ricorrere a una ruota dentata con asse lineare: in questo caso l’asse, con il ruotare della ruota, effettua un movimento lineare, come avviene nel caso di un pignone, di una catena o di una cinghia. Infine, l’ultima opzione è quella dell’abbinamento tra la vite e la chiocciola: quando la prima ruota, la seconda si muove in senso lineare e si sposta, come succede con le viti a ricircolo di sfere.

Il rendimento del sistema e la tipologia di collegamento sono le due variabili che influenzano la precisione e la forza del movimento. Una vite caratterizzata da un passo più lungo, per esempio, a fronte di una perdita di forza e di risoluzione vanta rendimenti più elevati e una velocità maggiore. Nel caso di un attuatore idraulico, invece, si ha a che fare con un pistone che è inserito all’interno di un cilindro cavo: nel momento in cui esso viene sottoposto a una pressione, esercita una forza tale da spostare un oggetto. La precisione del movimento è assicurata dal fatto che i liquidi delle sostanze non possono essere compressi.

Mentre gli attuatori pneumatici possono essere paragonati a quelli idraulici, con la sola differenza che al posto del liquido in pressione è presente l’aria compressa, gli attuatori elettromeccanici come gli attuatori elettrici Fratelli Frigerio prevedono il ricorso a un motore elettrico grazie a cui il movimento può essere controllato: tale motore è connesso alla madrevite, situata al di sotto di una chiocciola.

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