Amazon: si lavora 30 ore a settimana

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Nuove regole per i dipendenti del colosso americano dell’e-commerce: la settimana lavorativa sarà di 30 ore. Questa la nuova formula in fase di sperimentazione decisa da Jeff Bezos, founder i Amazon, con lo scopo di creare un nuovo ambiente di lavoro ad orario ridotto, a metà strada tra un full time e un part time.

La decisione di Bezos non può non far pensare alle accuse che erano state rivolte tempo fa ad Amazon su presunte condizioni di lavoro con ritmi massacranti e trattamenti poco piacevoli.

Il nuovo regime contrattuale prevede che i dipendenti a tempo parziale percepiscano gli stessi benefit di quelli a tempo pieno, lavorando però 30 ore a settimana anziché 40. La loro retribuzione, ovviamente, sarà il 75% di quella della forza lavoro full time.

Inizialmente la soluzione riguarderà solo un ristretto numero di lavoratori del reparto tecnologia e coinvolgerà sia dipendenti che manager. La nuova agenda settimanale li vedrà lavorare dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 14, con aggiunta di altre “ore flessibili”.

L’iniziativa è stata lanciata con un evento chiamato “Reinventing the Work-Life Ratio for Tech Talent”, in cui si è discusso del rapporto tra la vita professionale e la vita privata, nonché dell’importanza di incoraggiare il successo e la crescita dei talenti nel campo tecnologico.

Le sperimentazioni sulle modalità di lavoro, del resto, non mancano di certo al giorno d’oggi. Ne sono esempio i tentativi di applicare lo svolgimento di certe mansioni da remoto, o le scelte di smart working come quelle di Richard Branson, founder di Virgin, che qualche anno fa ha testato le “ore di lavoro e i giorni di vacanza a libera scelta”.

Riuscirà la nuova mossa di Bezos ad azzittire le vecchie voci accusatorie e a portare beneficio alle vite e alle carriere dei dipendenti di Amazon?

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