La cucina del Medioevo, cosa e come si mangiava a quel tempo

La cucina del Medioevo

L’alimentazione nel Medioevo aveva come base la cucina romana, ma molte volte veniva sostituita o elaborata con quella dei Barbari che era composta da carne, lardo e burro annaffiati da una birra speciale senza luppolo. Ecco allora una cucina medievale formata essenzialmente dalla carne come chiaro simbolo di potenza e di forza. La stessa proveniva da maiali e cinghiali, bovini e ovini, ma pure dalla cacciagione che come per le altre tipologie di carne veniva preparata sotto forma di arrosto. Di conseguenza, la tradizione celtica si opponeva a quella greco-romana dove in quest’ultima regnava la misura e l’equilibrio, mentre nella prima il mangiatore era quello forte e positivo.

Al desco medievale quindi si servivano carni in abbondanza e il convivio poteva durare anche giornate intere con musica, giochi e danzatrici; poi la posizione che si poteva assumere a tavola cambiò nel tempo e si trasformò da coricato a seduto. Anche il Cristianesimo, come nuova religione, aiutò a mantenere le usanze del Mediterraneo che erano: pane, vino e olio. Successivamente, la cucina si trasformò ancora e la carne non era altro che una aggiunta al pane, tanto che venne chiamata “companatico”. Infatti grazie all’agricoltura di avena, orzo e farro oltre al frumento, il pane diventa il cibo più apprezzato a livello popolare.

Ecco allora che la storia culinaria nel 300 abbraccia diversi altri sapori come quello del dolce e del salato, dove il miele viene sostituito dallo zucchero, anche nelle salse. Ma la curiosità più importante è proprio quella di servire un bel piatto di frutta fresca prima di iniziare il pasto. Nel periodo medievale l’acquavite acquista una notevole importanza, grazie ai nuovi sistemi di distillazione che i Crociati importarono dalle terre dei saraceni. E così in Europa si iniziò a distillare il vino considerato un regalo divino e chiamato poi Elisir.

Cibi medievali

 

I cibi medievali per eccellenza sono: cipolle, cavoli e legumi. Questi ultimi erano molto apprezzati come alimenti nutrienti, mentre i cavoli venivano consumati per le loro proprietà naturali al fine di sconfiggere tosse, ulcere e così via. Infine, le cipolle erano l’elemento contadino per eccellenza. Ma si utilizzava anche la cannella come erba aromatica da aggiungere negli stufati di carne, nelle salse o nel vino. Da quest’ultimo utilizzo si capisce quanto importante era la macerazione di fiori, piante e aromi. Ecco allora i famosi vini alle spezie che venivano commerciati nel Mediterraneo e che erano profumati con cardamomo, rosmarino, mirto e altri.

Alla fine, è facile rispondere a quali sono i principali cibi medievali dove non mancavano certamente le lenticchie, i carciofi e vari tipi di purè, oltre alla carne. Ma esistevano anche dei dolci tipici nel Medioevo, come il Nucato, che era un insieme di miele, mandorle, noci, nocciole, limone, cannella, zenzero e chiodi di garofano. Era simile ai nostri croccanti italiani con la differenza di quell’aspro sapore di limone e una nota spiccata di spezie.

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